| É interessante osservare come la comunicazione, e quindi 
              la lingua, si componga di regole ma anche di elementi soggettivi 
              e altre variabili, che danno ad una frase un particolare senso.
 Dal contesto delle regole fonetiche che valgono per la lingua francese, 
              emergono importanti variazioni fonetiche  (si pensi alle 
              vocali allungate o accorciate a seconda della consonante che le 
              segue). 
 Esistono, però, anche delle variazioni che dipendono dalla 
              volontà di chi parla: pensiamo ai condizionamenti soggettivi 
              che la lingua subisce a seconda delle circostanze in cui 
              si trova l'individuo che parla, a seconda della regione da 
              cui proviene, a seconda del suo stato d'animo.
 
 Si parla di due importanti fattori per questo ultimo tipo 
              di variazioni: gli indici e i segnali.
 
 Gli indici fonici sono tutti 
              quegli elementi che caratterizzano il modo di parlare di una persona 
              e permettono di individuare di dove è originaria, 
              di che sesso è, che età ha, quale è 
              il suo umore (dolore, paura, gioia, eccitazione).
 Si pensi, per esempio, nell'ambito di queste variazioni individuali, 
              al fatto che le donne hanno un tono di voce più 
              alto di quello degli uomini, o che i bambini fino alla 
              pubertà hanno una voce molto più alta di quella 
              degli adulti, o ancora che gli anziani hanno una voce 
              tremula.
 I segnali fonici sono, diversamente, 
              veicoli di un particolare messaggio che si vuole trasmettere 
              parlando: quando l'interlocutore vuole trasmetter un messaggio 
              di dubbio, di sorpresa, di ironia, di rimprovero, 
              di ammirazione, entrano in gioco i segnali fonici.
 In questi casi le variazioni fonetiche hanno una radice 
              volontaria, poiché una persona assume volontariamente 
              un determinato tono per farsi capire dall'interlocutore. 
 Tutte queste possibili variazioni fanno capire come la lingua sia 
              un insieme di elementi oggettivi e soggettivi, di regole 
              ma anche di stati d'animo, dove è importante trasmettere 
              se stessi per farsi capire al volo.
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