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Il dialetto bretone - moyen-breton, breton moderne

Moyen- breton

Il periodo tra il XII e il XVII secolo vede fiorire il moyen-breton o krennvrezhoneg.
Si rinvengono numerosi testi di questo periodo e persino un dizionario, Le Catholicon. Esso viene pubblicato nel 1499 da Jehan Lagadeuc e pare sia il primo dizionario trilingue bretone-francese-latino.

Esistono, di questo periodo, anche numerosi testi in versi che utilizzano la metrica gallese. Ecco alcuni versi di una poesia pubblicata nel 1530, intitolata "Buhez mab den" (La vie de l'homme)

Goude da stat ha pompadou
Guyscamant ha paramantou
Es duy an Anquou ez louen
Pan troy en haf da lazaff mic
Maz duy da neuz da bout euzic
Ha tristidic da bizhuyquen.
Pan vezo da quic maru mic yen
Ne deus car oar an douar certen
Me dest nac estren nep heuy
Na tut da ty na da priet
Na ve mar dyspar ez caret
En deuffe quet da guelet muy

Ecco la traduzione in francese

Après ta gloire et tes vanités
Tes vêtements et tes parures
La mort viendra gaiement
Quand l'envie lui en prendra, pour t'occire
Ton apparence deviendra horrible
Et triste à jamais.
Quand ta viande sera morte-froide
Il n’y a parent sur terre certainement
Je l’atteste ni étranger, ni aucun
Ni les gens de ta maison ni ton épouse
Qui ne voudraient plus te voir

Si apprezza qui la complessità del sistema di creazione dei versi, e il richiamo all'antica poesia gallese.


Breton moderne

Si usa far risalire l'inizio del breton moderne o brezhoneg a-vremañ al 1642, anno di apparizione della raccolta dei canti religiosi di padre Maunoir, che diede applicazione per la prima volta a determinate convenzioni ortografiche, che si ritrovano ancora oggi: per esempio la distinzione tra ch e c'h.

Si assiste, in questo periodo, ad una presa di coscienza dei letterati, soprattutto, volta a mantenere l'originalità della lingua bretone e ad evitare i prestiti linguistici dal francese troppo sistematici.

Questa presa di coscienza prende vita proprio quando Le Gonidec pubblica nel 1807 una grammatica e nel 1824 il suo Dizionario bretone-francese.

A partire dal XVII secolo e lungo il corso del XIX, si assiste sempre di più ad una politica dello Stato francese volta a far sparire la lingua bretone, in favore del francese (lo stesso si può dire delle lingue regionali in generale).

Ancora oggi, lo stato della lingua bretone va valutato tenendo in considerazione queste ragioni politiche e non solo quelle relative alla lingua in sè e per sè.

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